Contenuto principale

News

Eventi | 11.06.2021 | 15:46

Eventi di progetti: KLANG

Sabato, 12 giugno apre la Sala degli Spadai a Palazzo Fulcis di Belluno

Sala degli SpadaiSala degli Spadai

Da sabato 12 giugno 2021 apre al pubblico la Sala degli spadai ospitata nel Museo Civico di Belluno in Palazzo Fulcis. È un importante passo per il progetto "KLANG - Spade di leoni e aquile" che mira a valorizzare la storica produzione di armi che tra XIV e XVII secolo si sviluppò nel territorio del Bellunese e nelle aree limitrofe.

La Sala degli Spadai, allestita permanentemente al primo piano di Palazzo Fulcis, il Museo Civico di Belluno, si articola in otto vetrine dove sono state collocate, seguendo criteri tipologici e cronologici, diverse armi bianche allo scopo di illustrare la produzione degli spadai nel territorio compreso tra la Valbelluna e la Pedemontana veneta, vero e proprio distretto proto industriale ante litteram. Il nucleo principale è costituito da 28 manufatti, tra spade, armi in asta, un fodero e una targa, tutti provenienti dal Museo Correr di Venezia dove sono parte dell’ingente collezione formata da Teodoro Correr tra la fine del XVIII secolo e gli inizi del XIX e donata alla città di Venezia alla sua morte, nel 1830. A questo gruppo si aggiungono alcuni reperti che sottolineano ulteriormente l’importanza di questa manifattura per la storia del territorio.
Le spade, le cui lame erano il prodotto principale delle fucine degli spadai, spaziano cronologicamente dal XIII fino al XVII secolo e geograficamente dal Veneto al Marocco. Il frammento di spada medievale riveste una particolare importanza in quanto proveniente dalla fucina Mezzacasa (Formegan di Santa Giustina, BL), dove nel XVI secolo operarono i Mamani, famiglia di spadai, tra i quali il più celebre fu Pietro “da Formegan”. Una prova dei commerci ad ampio raggio di questo distretto proto industriale bellunese è il gruppo di armi provenienti da India, Nord Africa e Medio Oriente: una karabela, un nimcha ed una lancia ricavata da una lama di spada. Realizzate soprattutto per il mercato nord-italiano erano invece spade da fante, schiavonesche e schiavone. La schiavonesca, derivata da modelli balcanici giunti grazie all’espansione del dominio veneziano nel bacino mediterraneo era, insieme alle spade da fante, un’arma per soldati, marinai e mercenari. La schiavona, spada peculiare delle truppe di nazionalità slava al soldo di Venezia, nei secoli divenne un modello imitato ed utilizzato anche al di fuori dei territori veneziani. Gli stocchi esposti erano invece armi destinate a classi più abbienti, in quanto emblemi dell’aristocrazia guerriera tardo-medievale e rinascimentale. Da un’armeria aristocratica proviene probabilmente anche lo spadone a due mani esposto, che reca diverse incisioni sulla lama tra cui lo stemma della famiglia Giustinian.
“Grazie al progetto KLANG il Museo Civico di Belluno si arricchisce di una nuova sezione" commenta il conservatore del Museo, Carlo Cavalli "che per la prima volta racconta una vicenda appartenente alla storia di Belluno e del suo territorio. Una vicenda, quella della produzione di armi bianche, che si è interrotta ormai quasi tre secoli fa e di cui si è in gran parte persa la memoria. Ma restano le spade, per lo più disperse in collezioni pubbliche e private, in italia e all'estero. E restano i documenti negli archivi, alcuni noti e pubblicati, molti altri ancora da studiare e interpretare. La nuova sala a Palazzo Fulcis vuole raccontare questa storia e, nello stesso tempo, essere di stimolo allo studio e alla conoscenza. Lo fa esponendo alcune armi, che ad oggi sono quelle concesse in comodato dal Museo Correr di Venezia, ma in futuro potranno essere altre. Il frammento di spada ritrovato a Formegan dimostra quanto aperto sia ancora il campo delle nuove scoperte. E ancor più lo dimostrano i due reperti che prossimamente arriveranno dalla Puglia (è in fase di conclusione il procedimento amministrativo di deposito) per essere proprio esposti in sala”.

Il Museo Civico di Belluno è aperto con i seguenti orari:
martedì, mercoledì, venerdì 9.30-12.30/15.30-18.30
giovedì 9.30-12.30
sabato, domenica 10.00-18.30

(JS)

  1. brochure "Sala dei Spadi" [PDF 137 KB]
  2. brochure EN [PDF 137 KB]

(Ultimo aggiornamento: 20/05/2009)