Un sito Internet (www.dolomiti-altevie.it)
in tre lingue (italiano, tedesco, inglese), un Cd Rom diffuso
in diecimila copie e un filmato della durata di 38 minuti
per rilanciare l’Alta via n. 1 delle Dolomiti, il primo
e il più classico degli itinerari in quota da rifugio
a rifugio che attraversano il territorio alpino da nord a
sud.
Il progetto “Intervento pilota per la valorizzazione
di itinerari escursionistici alpini e transfrontalieri: il
sistema delle Alte Vie Dolomitiche”, realizzato dall’Assessorato
al Turismo della Provincia di Belluno, nell’ambito di
Interreg Italia-Austria, è stato coordinato da Jacopo
Da Val. “Partner” dell’operazione, la Provincia
Autonoma di Bolzano e i Consorzi turistici Alta Pusteria e
Osttirol. La realizzazione del progetto ha comportato un anno
di lavoro con un costo complessivo di oltre 200 milioni di
lire (100 mila euro).
Il sito Internet, ricchissimo di spunti ed immagini, ripercorre
l’Alta via da Braies a Belluno attraverso dieci gruppi
montuosi (Croda Rossa d’Ampezzo, Fanis, Tofane, Nuvolau,
Croda da Lago-Cernera, Pelmo, Civetta, Moiazza, Tamer-San Sebastiano,
Schiara) proponendosi quale efficace veicolo promozionale di
un collegamento ideato negli anni ’60 e che da allora è stato
percorso e apprezzato da migliaia di escursionisti. Ma negli
ultimi tempi l’interesse nei confronti di questo genere
di tracciati in quota e di questo modo di fare vacanza era
andato affievolendosi. Da qui la decisione della Provincia
di Belluno di riaccendere l’attenzione sulle Alte vie,
iniziativa che assume particolare significato alla vigilia
del 2002 che l’Onu dedicherà alla Montagne.
L’Alta via n. 1 on-line raccoglie notizie storiche e
culturali, informazioni utili sui 32 rifugi e bivacchi che
lungo il percorso possono essere scelti come luoghi di sosta,
indicazioni su flora e fauna, sulle ferrate, sulle guide escursionistiche,
sulla rete dei sentieri. Il sito consente inoltre di costruire
itinerari personalizzati, di visualizzare planimetrie, di controllare
le previsioni meteorologiche.
Il Cd sarà inviato a tutte le Sezioni del Club alpino
italiano, che quest’anno festeggia il cinquanteneario
del rifugio “Settimo Alpini”, ultimo punto di sosta
del grandioso percorso tra Pusteria e Dolomiti bellunesi. Avrà inoltre
larga diffusione all’estero, con particolare attenzione
verso l’Austria e la Germania, che costituiscono il tradizionale
bacino di utenza turistica della regione dolomitica. Il filmato
sarà proposto nelle sedi più diverse e in occasione
delle principali manifestazioni fieristiche di interesse nazionale
e internazionale.
InfoINTERREG n. 4/ 2001 |