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News | 07.09.2016 | 17:27

Un nuovo approccio politico: Le strategie macroregionali

Le strategie macroregionali sono quadri di coordinamento e cooperazione progettate per specifiche aree geografiche. Essi mirano a riunire le principali parti interessate e coordinano iniziative in diversi settori quali l'innovazione, trasporti, ambiente, ecc al fine di affrontare le sfide comuni. Offriamo una panoramica delle quattro strategie macroregionali e mostriamo in quale modo il programma Interreg V-A Italia-Austria contribuisce al loro raggiungimento.

Ein neuer Politikansatz: Makroregionale StrategienEin neuer Politikansatz: Makroregionale Strategien

Le strategie macroregionali sono un nuovo approccio alla politica a livello europeo, con il quale l'Unione europea si dedica non soltanto al suo territorio totale, ma soprattutto a sottospazi transnazionali più grandi, ovvero macro-regioni europee. In particolare, si mira a un migliore coordinamento delle politiche, una più stretta cooperazione tra le istituzioni e un uso più efficiente delle fonti di finanziamento disponibili. L'attuazione di tali strategie avrà successo soltanto attraverso il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti interessati, non solo a livello nazionale o regionale, ma anche a livello macro-regionale.

Ci sono quattro strategie macroregionali europee:

La strategia per il Mar Baltico si estende su otto stati membri dell'Unione europea con circa 85 milioni di abitanti. L'attuazione è condotta in collaborazione con i paesi vicini come la Norvegia e la Russia. Uno degli principali obiettivi della strategia è la promozione dell'economia, dell'innovazione, della tutela ambientale (in particolare delle risorse idriche del Mar Baltico), dei trasporti, del turismo e della cultura.

La strategia del Danubio copre undici stati sia dell'UE, che dei paesi limitrofi con un totale di circa 100 milioni di abitanti. Gli obiettivi più importanti includono l'uso più intensivo del Danubio per il trasporto, la protezione e l'uso sostenibile del bacino del Danubio come corridoio ecologico, la protezione contro le inondazioni e la siccità, la riduzione dell'inquinamento industriale, una fornitura affidabile ed economicamente efficiente dell'energia e una maggiore efficienza energetica, nonché il ridurre delle disparità economiche e sociali.

La strategia per il Mar Adriatico e Ionio coinvolge otto paesi, tra cui i quattro Stati membri Croazia, Grecia, Italia e Slovenia, nonché Albania, Bosnia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia. I quattro temi della strategia sono la crescita blu, l'accesso alla regione, la qualità dell'ambiente e il turismo sostenibile.

La strategia per la regione alpina comprende regioni in cinque Stati membri dell'UE più Svizzera e Liechtenstein con circa 70 milioni di abitanti. La regione alpina è una delle regioni europee economicamente più forti e produttive, oltre a essere una regione turistica attraente per milioni di visitatori all'anno. Tuttavia, ci sono grandi sfide, che necessitano una migliore cooperazione tra le regioni e i paesi d'Europa. La strategia mira a migliorare la competitività e la coesione delle regioni alpine, il trasporto pubblico sostenibile per la regione alpina e con il resto d'Europa, la conservazione del patrimonio ambientale delle Alpi, l'uso sostenibile delle sue risorse, e a far fronte ai cambiamenti causati dal cambiamento climatico.

L’area del programma di cooperazione Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020 è completamente compresa nella strategia macroregionale alpina. Inoltre, le regioni austriache fanno parte della macrostrategia Danubiana, mentre le regioni italiane fanno parte della macrostrategia Adriatica-Ionica. Pertanto, il programma di cooperazione è coivolto in tre aree macroregionali. Dal punto di vista geografico, gran parte dell’area del programma può essere definita area montagnosa e per questo il focus è posto soprattutto sui priorità previste dalla strategia EUSALP. Il programma contribuisce con i suoi obiettivi di programma all'attuazione della strategia EUSALP, 

  • sostenendo la crescita sostenibile, la piena occupazione, la competitività e l'innovazione attraverso l'asse 1;
  • sostenendo, attraverso l'asse 2, la tutela dell’ambiente, la gestione sostenibile dell'energia, la conservazione della biodiversità e la conservazione di spazi naturali.

(PC)

(Ultimo aggiornamento: 09/06/2009)